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Tag: ready made
Dal 1913 il termine fu usato in ambito artistico per categorizzare un oggetto comune prefabbricato isolato dal suo contesto funzionale, defunzionalizzato e rifunzionalizzato tramite il solo atto di selezione di un artista ad opera d’arte[10] («[…] elevato allo status di arte […]», per Thierry De Duve è un oggetto industriale privo di connessioni con la tradizione artigianale rifunzionalizzato come “puro Simbolo”).[11][12]
In base alla lettura “nominalista” di Thierry De Duve, il ready-made è “un’opera d’arte che si identifica nell’enunciato ‘Questo è arte’. Perché questo enunciato possa compiersi è necessaria la presenza di quattro elementi: un oggetto che ne costituisca il referente, un soggetto che la pronunci, un pubblico che la recepisca e la faccia propria, un’istituzione che accolga e registri l’oggetto a proposito del quale quell’enunciato è stato proferito”. Da tale prospettiva, pertanto, il ready-made influisce sul concetto stesso di opera d’arte, sul concetto di autorialità, sulle modalità di fruizione dell’opera e sul rapporto con le istituzioni che la legittimano.[13]
Questi oggetti per lo più appartenenti alla realtà quotidiana sono lontani dal sentimentalismo e dall’affezione e possono essere modificati (in questo caso si parla di ready-made rettificato) o meno.
Il ready-made è quindi un comune manufatto di uso quotidiano (un attaccapanni, uno scolabottiglie, un orinatoio, ecc.) che assurge ad opera d’arte una volta prelevato dall’artista e posto così com’è in una situazione diversa da quella di utilizzo, che gli sarebbe propria (in questo caso un museo o una galleria d’arte). Il valore aggiunto dell’artista è l’operazione di scelta, o anche di individuazione casuale dell’oggetto, di acquisizione e di isolamento dell’oggetto.
Ciò che a quel punto rende l’oggetto comune e banale (si pensi alla latrina capovolta che Duchamp intitolerà “Fontana”) un’opera d’arte, è il riconoscimento da parte del pubblico del ruolo dell’artista. L’idea di conferire dignità ad oggetti comuni fu inizialmente un forte colpo nei confronti della distinzione tradizionale, comunemente accettata e radicata, tra ciò che poteva definirsi arte e ciò che non lo era. Nonostante ai nostri tempi questa pratica sia ampiamente accettata dalla comunità artistica, continua a destare l’ostilità dei media e del pubblico.
Origine: i ready-made di Marcel Duchamp
da wikipedia
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